Positive anche le controanlisi di Rémy Di Grégorio. Fermato lo scorso 11 aprile dopo un controllo in cui era stata trovata la presenza di darbepoetina, un derivato dell’EPO, al termine della quinta tappa della Parigi – Nizza, il corridore della Delko Marseille rischia a questo punto una lunga squalifica, con la sua carriera che presumibilmente può ormai considerarsi chiusa (anche considerando che la decisione di proseguire in questo 2018 è arrivata davvero all’ultimo). Una storia la sua che sembrava poter avere un lieto fine, ma che si chiude invece nel modo peggiore.
Classe 1985, il corridore passato in passato da Astana e Cofidis rischia infatti ora una squalifica di quattro anni, pena massima per la sostanza incriminata. Considerando il suo passato controverso, difficile che possa essere giudicato in maniera clemente. Mai trovato positivo, fu arrestato dalla polizia francese nel suo hotel durante il Tour de France per una inchiesta legata al doping. Scaricato dalla sua squadra fu successivamente indagato per detenzione di materiale proibito, prima di essere poi autorizzato nuovamente a correre nel 2013, dopo aver anche vinto una causa contro la sua ex squadra.
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